Il racconto del Pioppo
Il rapimento prodotto da un albero ultra secolare del parco di una antica villa fiorentina, che trasporta sulle ali del suo mormorio e fa vivere la favola. Vi narra la grande opera sociale e politica, di una coppia mitica di personaggi dell'anti psichiatria basagliana, Giorgio Antonucci e Noris, la sua compagna, mentre Giorgio, ormai "venuto a sera del viver che a lui daran le stelle"... sta spegnendosi, strappato alla vita da un tumore. Noris lo sveglia, e per lenire i dolori che nessun farmaco riesce ad attenuare, attacca i primi versi di poesie che lui ama, e lui prosegue. E Giorgio si calma, e come un bambino alla ninna-nanna della mamma, si addormenta. E torna cosė a "ritrovar le sue radici", come la foglia del Pioppo che l'autore trova al posto dov'era seduto nel parco, sulla panchina, al ritorno della visita al suo amico, in procinto anche lei, come sembra dirgli, di tornare a "ritrovar le sue radici", e che lo aspettava per completare un saluto d'addio, troppo corto per un amico andato via troppo presto!
28 tavole b/n a pennello.
Vincenzo Jannuzzi