MA L'ARIA DI CITTÀ
Un fumetto? Un romanzo a fumetti per meglio dire, 150 pagine per un'opera che porta a sintesi estetica e letteraria il personaggio che ha reso celebre l’autore sulla scena fumettistica italiana, con brevi strisce sui periodici negli anni d’oro della nona arte: Ancillotto l’emigrante.
In questo fumettone Jannuzzi condensa i suoi saperi sia come sceneggiatore che come disegnatore; la sua penna audace traduce gli episodi di Ancillotto in un vero e proprio racconto epico della vecchia Milano operaia, della Milano brillante dei movimenti e della temperie della sua campagna inurbata negli anni sessanta e settanta.
Il risultato è la piccola Odissera di un Ancillotto l’emigrante. Per poterla produrre è stato necessario il concorso di un numero di persone cui l’autore, prestandola alle stampe, è legato dal più profondo dei sodalizi, quello umano e morale: non poteva restare inedita.
Rileggibile innumerevoli volte, intarsia un ritratto spettacolare della Milano del “secolo breve” e disegna, dal punto di vista dell’autore, non solo un richiamo alla sua origine “meridionale”, ma anche un tributo laico a tutta l’umanità che sta dietro alla “nostra emigrazione”, quella interna al Paese – Italia, che ha segnato tutto il dopoguerra e la sua lunga ricostruzione.
La Borsa del Fumetto di Milano ed EdiQ Distribuzioni.
Vincenzo Jannuzzi
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