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  Il Piccolo Principe




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IL PICCOLO PRINCIPE


Il pennello di un grande Maestro della nona arte italiana, al servizio della penna di un grande maestro della poetica francese, disegna il mirabile incontro tra due grandi esploratori del mondo e dell’animo umano. In questo fumetto d’autore, il tratto morbido e audace di Jannuzzi ci accompagna, passo-passo e una tavola dopo l’altra, senza perdere nessuna sfumatura, nel mondo immaginario di un Must della letteratura, istruttivo, di fantasia, appassionante, filosofico e di avventura al tempo stesso. Addatto a lettori e lettrici tra i 6 e i 90 anni.

(sintesi della trama)

Un pilota di aerei, precipitato nel deserto del Sahara, incontra un bambino che gli chiede "Mi disegni una pecora?". Stupito, il pilota gli disegna una scatola, dicendogli che dentro v'era la pecora che desiderava. Poco per volta fanno amicizia, ed il bambino dice di essere il principe di un lontano asteroide, sul quale abita solo lui, tre vulcani di cui uno inattivo e una piccola rosa, molto vanitosa, che lui cura e ama. Il piccolo principe racconta che, nel viaggiare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, che gli hanno insegnato molte cose. La cura per la sua rosa l'ha fatto soffrire molto, perche' spesso si e' mostrata scorbutica. Ora che e' lontano, il piccolo principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva. Purtroppo pero' non si capivano.

Il piccolo principe, proveniente dall'asteroide B6 12, aveva bisogno di una pecora per farle divorare gli arbusti di baobab prima che crescessero e soffocassero il suo pianeta. Visitando ciascun pianeta dall'asteroide 325 al 330 il piccolo principe se ne va con l'idea che i grandi sono ben strani. Nel suo viaggio incontra un vecchio re solitario, che ama dare ordine ai suoi sudditi (sebbene sia l'unico abitante del pianeta); un vanitoso che chiede solo di essere ammirato e applaudito, senza ragione; un ubriacone che beve per dimenticare la vergogna di bere; un uomo d'affari che passa i giorni a contare le stelle, credendo che siano sue; un lampionaio che deve accendere e spegnere il lampione del suo pianeta ogni minuto, perché il pianeta gira a quella velocita'; per quest'uomo il piccolo principe prova un po' di ammirazione perché e' l'unico che non pensa solo a se stesso; un geografo che sta seduto alla sua scrivania ma non ha idea di come sia fatto il suo pianeta, perche' non dispone di esploratori da mandare ad analizzare il terreno e riportare i dati.

Il geografo consiglia al piccolo principe di visitare la Terra, sulla quale il protagonista giunge, con grande stupore per le dimensioni e per la quantita' di persone. Il suo primo incontro, nel deserto, avviene con un serpente. Proseguendo con il suo viaggio, egli incontra un piccolo fiore, delle alte cime, ed infine un giardino pieno di rose. La rosa del suo pianeta aveva raccontato al piccolo principe di essere l'unica di quella specie in tutto l'universo, e quindi rimane molto deluso di questa scoperta. Ma non fa in tempo a pensarci molto che compare una piccola volpe, che gli chiede di essere addomesticata e di essere sua amica.

La volpe parla a lungo con il principe dell'amicizia. Il principe incontra poi un indaffarato controllore; l'ultima persona interessante che incontra e' un venditore di pillole che calmano la sete, facendo risparmiare tanto tempo. Dopo aver ascoltato tutto il racconto del piccolo principe, il pilota non e' riuscito a riparare l'aereo e ha terminato la scorta d'acqua. Allora vanno alla ricerca di un pozzo. Dopo una giornata di cammino i due si fermano stanchi su una duna ad ammirare il deserto nella notte. Con in braccio il bambino addormentato, il pilota cammina tutta la notte, e finalmente all'alba scopre il pozzo. "Un po' d'acqua puo' far bene anche al cuore" commenta il piccolo principe, e bevono entrambi con gioia. Il pilota torna al lavoro al suo apparecchio e la sera seguente ritrova il piccolo principe ad attenderlo su un muretto accanto al pozzo, mentre parla con il serpente che aveva precedentemente incontrato.

Ad un anno di distanza dal suo arrivo sulla Terra, il piccolo principe aveva chiesto al serpente, che durante il loro primo incontro gli aveva confidato di avere la capacità di portare chiunque molto lontano, di riportarlo a casa, sul suo piccolo pianeta. Il piccolo principe, consapevole di aver "addomesticato" il pilota, come lui stesso dice, sa di dargli un dispiacere e allora lo invita a guardare il cielo e a ricordarsi di lui ogni qual volta osserva le stelle, che per lui avrebbero riso, sapendo che una di quelle era il pianeta del piccolo principe. Detto questo il serpente lo morde alla caviglia e il piccolo principe cade esanime sulla sabbia. L'indomani il pilota vede che il corpo del bambino e' sparito; cosi' immagina che il piccolo principe sia riuscito a raggiungere il suo pianeta e a prendersi cura della sua amata rosa.

Vincenzo Jannuzzi

Alcune tavole tratte dal libro:

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