Atene prima e dopo
Mia madre mi dà il segno, mio padre il colore e mio fratello il fumetto: una quarta e una quinta dimensione del linguaggio visuale (fumetto = immagine nel tempo + la parola).
Posso dire di aver avuto una famiglia d'arte, se aggiungo che Maria, la mia sorella, piccola madre grande, ha incorniciato i miei disegni a dozzine per farne dono ai bambini; e che Rosetta, la "sorellina", ha arredato il salotto, suo, riempiendolo di quadri, miei.
Mia figlia poi, adorabile appassionata, piccola madre universale capace di parlare alfabeti che includono altre agli umani, anche i sordomuti, le colombe, i merli e i pettirossi che frequentano il balcone, affrontando i marosi di questa società iniqua, neo feudale, schiavista e guerrafondaia tutta intenta a schiacciare l'intelligenza per far strada al capitale, si è perfino provata a inventarsi editrice per raddrizzarla... rompendo il suo salvadanaio!...
Che fortunato! Ne sono orgoglioso e lusingato, e a loro sarò eternamento grato.
Con questi doni di famiglia ho principescamente attraversato un'esistenza a volte tumultuosa, impervia, esaltante, stringendo tra le dita saldamente una matita.
Una matita timone, stella polare. Una matita bacchetta magica.
Vincenzo Jannuzzi